Eventi

I Buoni
martedì 08 aprile 2014
via G.B. Piranesi 10 Milano

Luca Rastello presenta il suo ultimo libro (in uscita il 27 marzo) con Daniele Giglioli e Antonio Scurati, introduce Francesco M.Cataluccio. Ingresso gratuito con prenotazione all'indirizzo info@chiarelettere.it

Foto testo


 

I Buoni

di Luca Rastello

Collana Narrazioni

Chiarelettere, Milano 2014

 

 

“Un grande romanzo tutto del nostro tempo, finalmente.”

Goffredo Fofi

 

“Quando parliamo di storie, Luca Rastello è il mio autore preferito.”

Enrico Deaglio

 

“Il libro di Rastello è un feroce ritratto della retorica del bene.”

Antonio, lettore

 

Un romanzo vero e spietato. Con un finale alla Dostoevskij.

 

 

SCHEDA

I BUONI lottano per salvare il mondo. Le loro crociate si chiamano «progetti», il loro dio è la legalità. A guidarli c’è don Silvano. Lui è l’uomo santo con il maglione consumato e lo sguardo sofferente che predica sulla strada e nel palazzo, vicino agli ultimi e ai politici, alle rockstar, ai galeotti e ai magistrati.

È nel suo tempio che approda Aza, ragazzina dei cunicoli, esile e fortissima, scampata a un passato di fogna e violenza con la forza dell’ambizione: a lei Silvano onnipotente ha concesso una lingua nuova, una casa, una carriera, persino un amore. Le ha dato la vita. Pazienza allora se il tempio è cartongesso, se la lotta è solo nei toni con cui si pronunciano parole di conciliazione: Aza dovrà tenere stretta la corda che la lega a don Silvano fino a scorticarsi le mani. Anche quando, attorno, ogni cosa comincia a precipitare.

Luca Rastello ha scritto un romanzo lucidissimo e feroce, capace di mettere a fuoco ciò che è sotto i nostri occhi e che pure – per negligenza o istinto di conservazione–non vogliamo vedere. Ma non c’è retorica che possa reggere alla verità della letteratura. E a sentirci scoperti, alla fine, siamo noi: il nostro bisogno di convivere con il male fingendo di combatterlo, la necessità di accettare un mondo che ci stritola, abitandolo sotto anestesia.

 

 

Luca Rastello ha viaggiato e lavorato nei Balcani, nel Caucaso, in Asia centrale, in Africa e in America del Sud. Ha lavorato per il Gruppo Abele e ha diretto «Narcomafie», «L’Indice» e Osservatoriobalcani.org. Ha scritto La guerra in casa (Einaudi), Piove all’insù, Undici buone ragioni per una pausa (entrambi per Bollati Boringhieri), La frontiera addosso (Laterza) e, per Chiarelettere, Io sono il mercato e Binario morto (con Andrea De Benedetti). I suoi libri sono tradotti in Spagna, Norvegia, Stati Uniti, Polonia e Gran Bretagna.

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