Eventi

Un'ecografia dell'anima, il gioco della sabbia in analisi
domenica 01 aprile 2012 - giovedì 05 aprile 2012
via Piranesi 10 Milano

Dalle 11.00 alle 19.00

 

Per la prima volta, un gruppo di analisti del Laboratorio Analitico delle Immagini mostra, in un percorso espositivo, il senso e le applicazioni del gioco della sabbia.

Durante la mostra sarà presentato il nuovo libro del LAI, a cura di G. Andreetto e di P. Galeazzi, "Il mondo in un rettangolo", edito da Moretti & Vitali.

 

Inaugurazione sabato 31 marzo, ore 17, presentazione di Paolo Aite.

Invito da stampare e presentare all’ingresso

Foto testo


Questo gioco di invenzione di scenari in un contenitore di legno o d’acciaio, colorato d’azzurro e pieno di sabbia, coglie una trama profonda delle immagini della psiche: piano piano si scopre che quei paesaggi e quegli oggetti, sono venuti sorprendentemente a comporre il volto interiore del loro creatore. Sognando con le mani ha acquistato peso, come se avesse preteso che la fantasia trovasse almeno un angolo di mondo nel quale partecipare della oggettività delle cose.
Per la prima volta, un gruppo di analisti del Laboratorio Analitico delle Immagini – che hanno per punto di riferimento proprio il lavoro di Paolo Aite – tenta l’impresa di mostrare in un percorso espositivo il senso e le applicazioni del gioco della sabbia. Questo metodo consente di esprimere affetti, emozioni, idee, percezioni, che urgono in noi ma che ci sono incomprensibili, modellando la sabbia che si trova in un vassoio e disponendo in essa oggetti, figure umane e animali in miniatura, pietre, foglie … messe a disposizione nello studio analitico. Fu Dora Kalff, una allieva di Jung, a usarlo per prima terapeuticamente, Paolo Aite lo ha poi inserito organicamente nel processo analitico.
La metafora dell’albero regge l’impianto della mostra, si parte dalle radici (sezione Sabbia Sapiens che raccoglie immagini archetipiche). Il tronco dell’albero cerca di suggerire le funzioni delle parti costitutive di questa pratica: il movimento delle mani, la materia sabbia, gli oggetti, il gioco e, infine, lo spazio del contenitore. Si arriva a un centro, come se nel tronco si aprisse uno spazio protetto: il contenitore della sabbiera è un contenuto della stanza analitica. Ai lati si sviluppano invece percorsi clinici attraverso pannelli fotografici di scenari composti durante l’analisi. Parole di concentrata intensità scendono dall’alto su rotoli di scrittura. Per chi volesse saperne qualcosa in modo discorsivo, la mostra fa anche da prima presentazione di un nuovo libro del LAI, a cura di G. Andreetto e di P. Galeazzi, Il mondo in un rettangolo, edito da Moretti & Vitali.
 

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