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Una mostra di Zbyn?k Baladrán e Ji?í Kovanda
Progetto di Kunstverein (Milano) curato con Juan Pablo Macías con la collaborazione di Fare.
Con il supporto di Frigoriferi Milanesi e Open Care.
Inaugurazione 1 dicembre alle 18:30. Apertura dal 2 al 31 dicembre - ingresso gratuito su appuntamento info@kunstverein.it
Kunstverein (Milano) presenta The Nervous System una mostra di Zbyn?k Baladrán (1973) e Ji?í Kovanda (1953), due artisti cechi che, per la prima volta, lavorano insieme in un progetto sperimentale e intergenerazionale. Appartenenti a due generazioni diverse e con pratiche artistiche differenti, entrambi seguono un lavoro ai limiti della performance e del linguaggio. Zbyn?k Baladrán è autore, artista e curatore, spesso descritto come un archeologo della conoscenza e della memoria, utilizza archivi, diagrammi e il loro funzionamento come mezzi per generare concetti, idee, relazioni. Ji?í Kovanda, è uno degli artisti d’avanguardia della seconda generazione dell’“azionismo” ceco degli anni Settanta. Oggi continua a lavorare alternando pittura, l’illustrazione ed oggetti quotidiani a gesti invisibili ed azioni silenziose, una pratica artistica che lo ha reso uno degli artisti più riconosciuti a livello internazionale.
The Nervous System si definisce in seguito ad una serie di conversazioni tra Zbyn?k Baladrán, Ji?í Kovanda, Juan Pablo Macías e Kunstverein (Milano) a proposito della storia come dialogo fra diverse generazioni che produce paradigmi di pensiero. Durante una conversazione Baladrán scrive:
Cosi come ogni articolazione provoca un senso di nervosismo, generare The Nervous System ci ha reso un po’ nervosi nel descrivere la nube spugnosa della nostra coscienza.
Abbiamo voluto (nonostante le differenze nelle nostre metodologie di lavoro, ci capiamo perfettamente sul che cosa vogliamo dire e come lo diciamo) sondare il fragile intreccio delle azioni e delle esperienze avvolte nei luoghi dove noi, come persone, passiamo la maggior parte del tempo: i posti che abitiamo, le nostre case.
The Nervous System è un esperimento al limite della comprensione analitica e che prescinde da ogni spiegazione articolabile. Introduciamo tagli anatomici attraverso il sistema nervoso che penetra i nostri corpi, il nostro essere, i posti che abitiamo. Questa poetica corrisponde ad un approccio che condividiamo, è una combinazione di metodi performativi premeditati e pensati ad-hoc. (…)
Il nostro interesse è diretto ai momenti in cui le nostre azioni intuitive si incontrano con il disciplinato sistema della vita quotidiana. Le fragili fibre nervose inscritte nelle nostre menti.
E’ possibile che le linee e i nodi che abbiamo scelto non funzionino e che diventino una nuova fragile trama del filo di senso che copre le nostre vite.
Ma questo non ha nessuna importanza per noi: proveremo ancora, in modo diverso e forse migliore.
Attenti indagatori della realtà, Baladrán e Kovanda attivano per The Nervous System diversi modalità di intervento per sfuggire alle regole del presente, con una continua ridefinizione ed ipotizzando il momento espositivo come un momento per comunicare con l’altro.
Non è più il tempo, non è lo spazio, ma la vita attraverso luoghi specifici a diventare il campo in cui Zbyn?k Baladrán e Ji?í Kovanda hanno deciso di conversare.